Osservatorio di genere


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Laboratorio di pari opportunità; pratiche per il superamento degli stereotipi Stampa E-mail
Rimuovere quel ritardo culturale tipicamente italiano che allontana le donne dal mercato del lavoro e dai luoghi decisionali della politica. Infrangere questo "tetto di cristallo" partendo dalle scuole per arrivare alle imprese, attraverso la cassa di risonanza dei media. Sono gli obiettivi con cui è nato il progetto di Arcidonna: "Laboratorio di Pari Opportunità: pratiche per il superamento degli stereotipi" . Un progetto che ha coinvolto migliaia di persone, tra studenti e studentesse, lavoratrici e imprese. Nel nome della battaglia culturale contro i pregiudizi di genere.

Ideato nel 2004 da Arcidonna, il progetto ha colto l'opportunità offerta dall'Unione Europea con il Programma di Iniziativa Comunitaria Equal. Partito a novembre del 2007 per concludersi il prossimo dicembre, il progetto è attivo in sette province siciliane (Palermo, Messina, Catania, Trapani, Enna, Caltanissetta e Agrigento) e si avvale inoltre del supporto di tre partner nazionali (CGIL Sicilia, SELF e l''Università degli Studi di Palermo) e del partner transnazionale ungherese Inspiral.

Si tratta di un progetto che vuole innanzitutto spingere a riflettere. A riflettere sul perché, ad esempio nel Parlamento italiano la presenza di donne sia ancora oggi ferma al 17 per cento, oppure a chiedersi il motivo per cui in Italia sette milioni di donne in età lavorativa siano fuori dal mercato del lavoro.
Le cause sono tante ed eterogenee, ma c'è un filo rosso che le lega, un filo sottile ma ben sedimentato nella società: lo stereotipo di genere, appunto. Fin da giovani, infatti, entrano in azione tutta una serie di pregiudizi che incidono sui percorsi formativi e professionali: le donne, ad esempio, vengono indirizzate verso l'insegnamento e il sociale, i maschi verso le discipline tecniche e scientifiche. In questo modo, gran parte delle donne vengono escluse dai settori a più alto valore aggiunto in termini di carriera e salario , come l'informatica, la ricerca e la sanità, solo per citare i principali. Ma la segregazioni avviene anche all'interno delle imprese, dove difficilmente le donne riescono a infrangere il "tetto di cristallo" e ricoprire ruoli manageriali o comunque quelli meglio pagati.
Per questo, è necessario agire su più livelli: scuole, imprese, media. .

LA COMUNICAZIONE Un livello mediatico, per cominciare, perché è proprio nei media, in questi potenti collanti dei plurimi frammenti della vita sociale, che gli stereotipi circolano e si sedimentano nella società. Da qui nasce l'ampia e articolata campagna di informazione e sensibilizzazione realizzata da Feedback, agenzia di comunicazione siciliana. Una campagna di comunicazione integrata, che sulla scia dello slogan "Non pensare a sesso unico" vuole ribaltare i modi di dire, i pregiudizi sessisti più sedimentati nell'immaginario italiano. La campagna ha preso il via a marzo ed è stata diffusa in giro per la Sicilia attraverso affissioni e azioni di marketing virale. In questo, un ruolo centrale è svolto dal sito nonpensareasessounico.it, sul quale, chi vuole aderire alla campagna, può scaricare wallpaper, banner e altro materiale di comunicazione da diffondere ai propri contatti. Gli sponsor Ma le attività di comunicazione, oltre i semplici utenti, hanno coinvolto anche alcune aziende siciliane, che hanno voluto promuovere e diffondere il messaggio di lotta agli stereotipi. Biciclette personalizzate con lo slogan del progetto sono state realizzate dalla Cicli Lombardo Spa. Anche i Premiati Oleifici Barbera hanno accolto con grande entusiasmo la campagna, personalizzando con il bollino ''Non pensare a sesso unico'' oltre 10.000 bottiglie del pregiato olio "Prima Goccia". Lo stesso hanno fatto l'Azienda vitivinicola siciliana Di Prima con il suo vino "Pepita" e l'Antica Focacceria San Francesco, locale storico di Palermo, che ha stampato lo slogan sul suo tovagliato.

IMPRESE E LAVORO L''adesione di queste aziende non è casuale, ma rientra nella più generale azione condotta da Arcidonna e Cgil all'interno delle imprese per infrangere il "tetto di cristallo". Sono stati creati "desk informativi" in oltre 15 aziende pubbliche e private del territorio siciliano per assistere le lavoratrici. In seguito, a Palermo, Castellammare del Golfo (TP) e Agrigento sono nati tre sportelli multifunzionali di accompagnamento al lavoro e alla creazione d'impresa, con servizi aggiuntivi destinati alle donne extracomunitarie e a coloro che intendono essere occupate nel settore dei servizi domiciliari e di cura alla persona e alle famiglie. Particolare attenzione, poi, si è posta per l'azione di sperimentazione di modelli di gestione aziendale alternativi incentrati sul diversity management e volti alla crescita dell'occupazione femminile, che ha già prodotto uno studio approfondito di due aziende italiane: Trambus (società di trasporti di Roma) e Plastal (industria di materiali plastici di Treviso) in cui già sono state applicate tali misure.

SCUOLA E FORMAZIONE
Il terzo livello su cui il progetto agisce è quello della formazione. A tal proposito è stata condotta un'azione strutturata rivolta alle scuole medie superiori della Sicilia, che ha coinvolto più di 2 mila tra studenti e studentesse. Un'azione che si è avvalsa di strumenti preparati ad hoc come il Fotobook, il Glossario della Democrazia Paritaria e il Cd realizzato da Self per i docenti, contenente nuove pratiche di insegnamento in un'ottica di parità di genere. Un modello da trasferire in altre realtà. Al termine di questa iniziativa (patrocinata dall'Ufficio Regionale Scolastico e realizzata in sinergia con il Dipartimento Pubblica Istruzione della Regione), trenta studenti sono stati selezionati per partecipare al primo Campus di Arcidonna, svoltosi a giugno a Castellammare del Golfo. Il Campus, grazie alla collaborazione con la società di comunicazione Zep Snc, si è concluso con spot e video ispirati ai temi del progetto e realizzati dagli stessi studenti. Tra gli interventi dell'Area Scuola e Formazione, è stata realizzata anche un'azione di ricerca condotta in collaborazione con il Dipartimento Ethos dell'Università degli Studi di Palermo. Obiettivo principale della ricerca è stata la verifica dell'esistenza di servizi di orientamento di genere presso le suddette università.

AREA TRANSNAZIONALE
Le attività transnazionali si sono concluse lo scorso giugno, in occasione della Conferenza Transnazionale svoltasi a Palermo con i referenti ungheresi, i partner nazionali e i responsabili e consulenti delle aree interessate dalla cooperazione.

 
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