Osservatorio di genere


Pd, ricorso delle donne contro le liste siciliane per Camera e Senato Stampa E-mail
Non è stata rispettata la previsione del 33 per cento di donne elette nell'Isola. Questa la motivazione che ha spinto un gruppo di democratiche e Arcidonna a fare appello al comitato di garanzia del partito

"Le liste siciliane dei candidati del Pd per la Camera e il Senato sono palesemente in contrasto con quanto previsto dal regolamento dell'Assemblea costituente in tema di elezioni. Non viene infatti rispettata la quota del 33 per cento di donne sul totale degli eletti del Pd al Parlamento. Per questo motivo, Arcidonna presentera' un ricorso al Comitato di garanzia del partito affinche' le liste siciliane siano riscritte sulla base delle norme che lo stesso Pd si e' dato". Lo ha annunciato Valeria Ajovalasit, presidente di Arcidonna e membro dell'Assemblea costituente nazionale del Pd.
Il ricorso, oltre ad Arcidonna, e' stato firmato da numerose donne del partito, tra cui la vicepresidente della costituente siciliana Mariolina Bono, Maria Concetta Balistreri, Piera Fallucca, Antonella Maggio e Lucrezia Zingales. "Su 26 candidati al Senato nella circoscrizione Sicilia - continua la Ajovalasit - tra gli eletti previsti la quota di donne e' dell'11 per cento. Stessa percentuale alla Camera nella circoscrizione della Sicilia orientale, mentre in quella della Sicilia occidentale la quota e' del 28,6 per cento. Insomma, niente a che vedere con quanto scritto nel regolamento. Lo stesso segretario Veltroni si era impegnato a garantire l'applicazione di questa norma. Diventa quindi inevitabile la decisione di ricorrere al Comitato di garanzia. Invitiamo tutte le donne del Partito democratico ad usare lo stesso strumento in quelle regioni dove il 33 per cento non e' stato rispettato".

 

9 febbraio 2008

 
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