Osservatorio di genere


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8 MARZO, ARCIDONNA: "ALLE DONNE NON BASTANO I PROCLAMI POLITICI Stampa E-mail

"I partiti hanno oggi una grande opportunità per ridurre l'enorme gap di rappresentanza in Parlamento tra uomini e donne, come ha puntualmente sottolineato Clio Napolitano. I proclami non bastano, occorre un gesto di responsabilità da parte di tutti". Lo ha detto Valeria Ajovalasit, presidente di Arcidonna, in occasione delle manifestazioni per l'8 marzo. La Ajovalasit ha ricordato che l'Italia continua ad arrancare nelle ultime posizioni in Europa per numero di donne presenti nelle istituzioni. Tra i parlamenti dei 27 paesi Ue, l'Italia si trova infatti al 18esimo posto, con 154 donne su un totale (tra Camera e Senato, senatori a vita compresi) di 952 parlamentari: ossia il 16,1 per cento. Lontanissimi dai parlamenti svedesi e olandesi, che guidano la classifica con una percentuale di donne rispettivamente del 47,2 e del 36,8.

I dati sono estrapolati dall'Osservatorio di genere di Arcidonna, consultabile sul sito www.arcidonna.it. Per quanto riguarda le regioni italiane, la maglia nera per presenza di donne nei consigli regionali va alla Puglia, che si ferma al 2,8 per cento. Ma sono tutte le regioni del Sud a far registrare pessimi risultati: dalla Calabria (4 per cento) alla Basilicata (10). Il parlamento regionale più rosa è quello della Toscana, con il 24,6 per cento di donne. Sul podio anche Marche (17,5) e Trentino (16,6).
Guardando alle giunte regionali, spiccano in negativo la Basilicata e la Valle d'Aosta, che non hanno neppure una donna al governo. Niente a che vedere con il 40 per cento di donne nelle giunte del Trentino e del Piemonte. Piemonte che condivide poi con l'Umbria un'anomalia tutta italiana: sono ad oggi le uniche due regioni ad avere alla guida delle loro giunte una donna.

 
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