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Arcidonna News Pensioni, Ajovalasit: "No all'equiparazione con gli uomini senza un welfare che sappia sostenere le donne che lavorano"
Pensioni, Ajovalasit: "No all'equiparazione con gli uomini senza un welfare che sappia sostenere le donne che lavorano" Print E-mail
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La presidente di Arcidonna critica la decisione del governo sull'innalzamento dell'età pensionabile delle lavoratrici. "Prima si pensi alla conciliazione tra vita e lavoro e si riduca la forbice tra i salari e quella tra i livelli occupazionali dei due generi. Poi, anche in Italia, si potrà modificare il regime pensionistico" "Equiparare l'età pensionabile delle donne a quella degli uomini può andare bene in quei paesi europei dove diritti e opportunità per le donne hanno raggiunto livelli vicini a quelli dell'altro sesso. Un discorso che non vale per l'Italia, che sconta ancora un gravissimo ritardo sia sul fronte del welfare, che su quello delle disparità salariali". Lo ha detto Valeria Ajovalasit, presidente di Arcidonna, in merito alla richiesta avanzata dall'Ue e accolta dal governo italiano di equiparare l'età pensionabile di uomini e donne nel settore del pubblico impiego. Finora le donne potevano andare in pensione a 60 anni, contro i 65 degli uomini. "In linea teorica, questa equiparazione può anche essere accettata - spiega la Ajovalasit - Il problema, però, è che prima di modificare il regime pensionistico si dovrebbe far fronte a due questioni rimaste irrisolte. Da un lato, ci sono i parametri salariali e occupazionali, che sono lontanissimi da quelli tracciati a Lisbona. In secondo luogo, nel nostro paese manca un welfare che sappia sostenere le donne che lavorano, soprattutto per quanto riguarda la conciliazione tra casa e ufficio. Inoltre, reputo importante che la scelta sull'età per andare in pensione sia volontaria. Insomma, che si lasci alle donne la libertà di scelta".
 
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