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RU486: Affondo del Vaticano, Arcidonna no alle ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche Print E-mail
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Ancora una volta il Vaticano condanna la pillola abortiva Ru486. «Non è un farmaco innocente per la salute delle donne»,ha detto il presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, il cardinale Javier Lozano Barragan.

Cosa significa avere un figlio fuori dal matrimonio e tutte le difficoltà in cui si possono trovare le persone in questi casi: è un dramma, ma c'è anche una gerarchia dei drammi e il dramma peggiore e più grande è la morte, tanto più se inflitta ad una persona innocente come un figlio che deve nascere». Per il cardinale abortire vuol dire «togliere la vita una persona innocente, l'embrione è un essere umano con tutti i diritti».

Occorre considerare gli innumerevoli casi in cui una donna è incinta contrariamente alla sua volontà – dichiara valeria Ajovalasit, Presidente nazionale di Arcidonna – come per esempio i casi di violenza sessuale che invadono le cronache di tutto il mondo. La libertà di scelta è un diritto in ogni paese democratico. Ostacolare e/o impedire la scelta drammatica di una donna, tanto più se vittima di violenza, è anch’essa una violenza. In uno stato laico e democratico – contnua la presidente - nessuna dottrina può essere imposta per legge.

 
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