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Arcidonna News Riforma elettorale, anche Bianco cancella le donne
Riforma elettorale, anche Bianco cancella le donne Print E-mail
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La presidente di Arcidonna critica la bozza presentata alla commissione Affari costituzionali del Senato: "Il testo prevede una quota di genere pari solo a un terzo, delineando, tra l'altro, altri meccanismi che risultano inefficaci per garantire una vera democrazia paritaria. Insomma, niente a che vedere con quanto ha fatto fin qui il Pd"

"Mi rammarica dover constatare che nella bozza di riforma elettorale presentata da Enzo Bianco in commissione Affari costituzionali al Senato si sia perso di vista ancora una volta, quasi fosse una norma secondaria, quanto previsto dall'art. 51 della Costituzione. La previsione di quote di genere pari ad un terzo e l'obbligo di successione di non più di due candidati dello stesso sesso comporteranno, con molte probabilità, una riduzione delle chance di accesso al Parlamento per le donne. Ma non solo: questi due passaggi della bozza vanno contro il principio dell'alternanza uomo-donna per la composizione delle liste deciso dal Partito democratico". Lo ha detto Valeria Ajovalasit, presidente di Arcidonna e membro dell’Assemblea costituente nazionale del Pd, commentando la bozza di riforma elettorale presentata da Enzo Bianco.

"Questa iniziativa legislativa parte col piede sbagliato e risulta incoerente rispetto al percorso fatto fin qui dal Pd. Per questo, invito il segretario Walter Veltroni ad impegnarsi affinché il testo venga corretto. Mentre alle donne del mio partito chiedo di vigilare sull'iter della riforma elettorale, in modo che, tenuto fermo il principio del bipolarismo, non si perdano per strada quelli della democrazia paritaria e del riequilibrio della rappresentanza nelle istituzioni".

13 dicembre 2007


 
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