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Presidio di Arcidonna a Montecitorio contro la bocciatura delle quote rosa Print E-mail
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Palermo, 13 ottobre 2005. "La Maggioranza di questo Paese ha toccato il fondo. Con l'ignobile votazione di ieri, che sbatte le donne fuori dalla politica violando tra l'altro l'articolo 51 della Costituzione, l'Italia scivola vergognosamente agli ultimi posti nella classifica delle società democratiche". E' dura la reazione di Valeria Ajovalasit, presidente nazionale di Arcidonna, all'indomani del voto a Montecitorio che ha bocciato l'emendamento sulle 'quote rosa' nella nuova legge elettorale. L'emendamento prevedeva un'alternanza di una donna ogni quattro candidati in lista, la presenza del 30% di donne nelle liste elettorali e la penale del 10% sino ad un massimo del 50% in meno dei finanziamenti ai partiti per chi non rispettasse la norma.
Per protesta, Arcidonna ha organizzato un presidio, oggi pomeriggio alle 18, davanti a Montecitorio. La presidente nazionale dell'associazione ha inoltre convocato una conferenza stampa per domani alle 12 nella saletta di Montecitorio.
 
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