L'Ordine dei medici a sostegno dell 194: "Sì alla pillola del giorno dopo e alla RU486" Print
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Importante documento su aborto e contraccezione del Consiglio nazionale. "Sostenere la possibilità di vita autonoma del feto, ma senza arrivare ad accanimento"

La legge 194 va sostenuta in quanto, anche a distanza di anni, "dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale", l'uso della pillola del giorno dopo come contraccettivo d'emergenza non deve essere sottoposto a "surrettizie limitazioni" e deve essere finalmente ammesso l'uso della pillola abortiva, la Ru486, quando c'è la possibilità va sempre garantita "la possibilità di vita autonoma del feto": sono le posizioni assunte dalla Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) in un documento approvato oggi Roma dal suo Consiglio nazionale.

Sostenere la legge. La legge 194, "pur scontando ritardi e omissioni applicative, a distanza di 30 anni dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale. Occorre supportarla", si legge nel documento. Pur con "ritardi ed omissioni applicative", secondo la Fnomceo la legge 194 ha contribuito "alla sostanziale scomparsa dell'aborto clandestino" e anche alla "drastica riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza".

Non ostacolare la pillola del giorno dopo. Nel testo si parla anche di pillola del giorno dopo, il contraccettivo d'emergenza che troppo spesso è difficile riuscire ad avere. "Non può incontrare surrettizie limitazioni - afferma la Fnomceo - che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata e un probabile successivo ricorso all'aborto".

Introdurre la RU486. I rappresentanti dei camici bianchi sono anche a favore della pillola abortiva Ru486, non ancora autorizzata in Italia: va data piena attuazione alla legge, sottolineano, "compreso l'articolo 15, laddove raccomanda 'l'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità psicofisica della donna e meno rischiose per l'interruzione di gravidanza".

L'assistenza ai feti abortiti. Ogni volta che ci sono possibilità di vita autonoma del feto secondo la Fnomceo questa va sostenuta. Legge 194 sull'interruzione di gravidanza e Codice deontologico dei medici, si rileva nel documento, contengono già orientamenti condivisi sulla questione dei nati prematuri. Ad esempio, la legge 194 prevede che "quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto ... il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto". Secondo il Codice deontologico, prosegue il documento, il medico deve "ispirare il proprio comportamento caso per caso, secondo un'appropriata e autonoma valutazione clinica", evitando ogni forma di accanimento terapeutico.

tratto da Repubblica.it

23 febbraio 2008