Giornata contro la violenza sulle donne Print
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Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la “Giornata contro la violenza sulle donne” per ricordare le tre sorelle Miraball, torturate, stuprate e uccise dai militari del dittatore Trujillo, nel 1960 a Santo Domingo.

Con la risoluzione 54/134 of 17 del dicembre 1999 l'Assemblea Generale dell'ONU ha fissato per il 25 novembre la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne.

La violenza contro le donne ha molte facce: le uccisioni e gli stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. I dati riguardanti le violenze subite dalle donne sono agghiaccianti, soprattutto se riferiti alla società civile. La violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica è la pura violazione dei diritti umani e, talvolta, l’assenza di leggi adeguate e il silenzio sono complici di tali violazioni.

La violenza è sofferenza e umiliazione. È la prima causa di morte tra le donne nel mondo.

Istituzioni, servizi, strutture educative, forze dell’ordine, parti sociali, partiti politici, mass-media, donne e uomini, tutti si devono sentire coinvolti in un’unica forza di cambiamento.
Andiamo nelle piazze, riempiamole e facciamo diventare una giornata di mobilitazione locale e nazionale dell’intera società di donne e di uomini, per affermare che senza il riconoscimento della libertà e della dignità delle donne nessuna convivenza è possibile.
Per chiedere con forza al Parlamento di dare priorità al tema della violenza contro le donne con uno specifico piano d’azione che permetta una piena realizzazione dei diritti delle donne e delle loro scelte di vita. Ecco perché chiediamo:

  • una legislazione integrata che affronti i diversi aspetti del problema
  • un osservatorio per il monitoraggio della violenza che oltre a fornire dati quantitativi si avvalga soprattutto di opportuni indicatori utili a capirne la complessità
  • l’impegno ad aderire alla campagna europea contro la violenza alle donne per il 2007

Gli appuntamenti in Italia

Milano: Usciamo dal silenzio ha organizzato una sera di festa, di lotta, di socialità, di musica e di teatro invitando le donne di Milano ad uscire dalle case per riprendersi la notte, la vita, la città. La festa si svolgerà a partire dalle 20,30 alla Stazione Centrale.
Bologna: Libere dalla violenza, Libere di scegliere, concentramento ore 15.00 Piazza XX Settembre
Torino: sabato 25 novembre via Roma sarà chiusa al traffico e vestita di rosa. Albergatori e commercianti, istituzioni e aziende aderiranno all'iniziativa e si coloreranno di rosa creando un percorso attraverso il centro della città: una vera e propria “Vie en rose”.
Palermo: manifestazione studentesca in collaborazione con le associazioni siciliane tra cui Arcidonna presso il Teatro Politeama dalle ore 9 alle 14, poi si continua in piazza.


Roma: manifestazione in Largo Argentina a partire dalle ore12.00, organizzata dalla Casa Internazionale delle Donne, ognuna con la sua casetta, perchè è proprio lì, tra le mura domestiche, che si consuma il più alto numero di violenze alle donne.


In Spagna nel 2004 è stata approvata all’unanimità la Legge organica contro la violenza di genere che ha rivoluzionato il diritto penale e ha visto una riorganizzazione del sistema giudiziario. Ecco alcuni punti rilevanti.

Misure d’appoggio alle vittime

Si riconosce alla vittima il diritto di riduzione del tempo di lavoro, alla sospensione della relazione professionale con riserva del posto con diritto di sussidio di disoccupazione.
Si stabilisce un programma di reinserimento lavorativo per le vittime che hanno perso il lavoro e per chi non può seguire il programma, si stabilisce un aiuto economico in funzione dell’età e della respnsabilità familiare.
Si stabiliscono aiuti per la formazione delle donne a sottrarsi alla dipendenza economica dei propri aggressori.
Priorità d’accesso a case d’accoglienza ufficiali.
Sussidi addizionali alle imprese che offrono un contratto alle vittime.
Omologazione dei “servizi d’informazione alla donna” in tutte le città e in tutti i comuni per garantire a tutte le vittime le stesse possibilità.
Adattamenti delle attuali case di accoglienza che si convertano in centri specializzati di recupero integrale al fine di ofrrire terapia psicologica, appoggio legale, sociale e educativo.

Sicurezza

Creazione d’unità speciali del Corpo nazionale di Polizia e dei Carabinieri
I corpi nazionali partecipano in tutti i pini di collaborazione integrale con tutte le Amministrazioni.
Si provvede alla sospenzione cautelare della licenza d’armi ai colpevoli o ai sospettati d’atti di violenza contro una donna.

Giustizia

Creazione di 430 giudici speciali, con competenze civili e penali, dedicati alla lotta contro la violenza di genere, di coppia e domestica.
Creazione della figura del Procuratore contro la violenza di genere, in funzione del delegato fiscale dello Stato, competente in materie penali e civili pertinenti al discorso di genere.
Modificazone della legge d’Assistenza Gratuita: le vittime di violenza domestica hanno diritto all’assistenza gratutita.
La nuova norma ha modificato anche il Codice Penale, stabilendo pene più dure riguardo alla violenza di genere e di coppia, ma soprattutto stabilisce pene di peso differente a seconda che l’aggressore sia un uomo o una donna. All’aggressore di sesso maschile il maggior castigo (questo l’argomento maggiormente polemizzato che ha posto la Legge Integrale come oggetto di verifica d’incostituzionalità da parte del Tribunale Costituzionale spagnolo in quanto discriminatoria nei confronti degli uomini e violante il principio costituzionale secondo cui tutti gli uomini sono uguali dinanzi alla legge).

Educazione

Creazione di una materia obbligatoria nelle scuole superiori: “Educazione per l’uguaglianza e contro la violenza di genere”.
Incorporazione in tutti i Consigli d’Istituto, di tutte le scuole, di un membro incaricato di fornire mezzi educativi contro la violenza di genere.

Nuovi organismi

Creazione di una Delegazione di Governo contro la violenza di Genere, in aggiunta al
Difensore del Popolo e un Osservatorio incaricato di valutare le azioni di governo e le nuove misure.
Creazione dell’Osservatorio nazionale sulla violenza sulla donna, che sarà l’occhio sulla siutazione e sull’evoluzione della violenza sulla donna.

Sanità

Sistemi di diagnosi precoci e sviluppo di programmi di sensibilizzazione e formazione del personale sanitario.
Si stabiliranno protocolli sanitari per la prevenzione, la diagnosi precoce e l’intervento continuato, collaborando con l’amministrazione della giustizia.
Creazione di una Commissione, in seno al Consiglio Interterritoriale del Sistema Nazionale di Salute, incaricata di appoggiare tecnicamente, coordinare e valutare le misure sanitarie stabilite dalla legge.

Altre misure

Campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione
La pubblicità che utilizzi il corpo e l’immagine della donna in forma discriminatoria o vessatoria sarà qualificata come illecita e conseguentemente sanzionata.