IL PAPA IN AFRICA: NO AI PRESERVATIVI, ARCIDONNA COMBATTERE LA MALATTIA CON LA PREVENZIONE Stampa

Benedetto XVI ha inaugurato il suo viaggio in Africa attaccando i condom: “Non servono a sconfiggere l’Aids”. Critiche da Arcidonna: “Una tesi aberrante. Vergognoso, poi, il silenzio del governo e della politica italiani”

“L’epidemia di Aids non si supera con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi”. Sono le parole con cui il papa Benedetto XVI ha inaugurato il suo viaggio in Africa, continente dove ogni giorno muoiono centinaia di uomini, donne e bambini a causa di questa grave malattia. “E’ una tragedia che non si può superare solo con i soldi – ha continuato - non si può superare con la distribuzione di preservativi, che anzi aumentano i problemi. Serve invece, un comportamento umano morale e corretto ed una grande attenzione verso i malati”. In altre parole, serve praticare l’astinenza sessuale.

Contro questa tesi, quantomeno discutibile, si sono scagliate numerose associazioni di volontariato che operano in Africa e varie autorità politiche, compresi i governi di Francia e Germania e l’Unione europea. Persino dal mondo cattolico in molti hanno sollevato perplessità sulle parole del Pontefice. Solo l’Italia è stata a guardare.

Quello del governo e della politica italiana è un silenzio assordante e vergognoso – dice Valeria Ajovalasit, presidente di Arcidonna – Siamo uno stato laico e repubblicano. Eppure, i nostri governanti e i nostri politici (di entrambi gli schieramenti) non hanno saputo difendere i valori che ispirano la nostra Costrituzione, prendendo le distanze dalla tesi di Benedetto XVI. Una tesi aberrante, smentita, del resto, dai fatti. L’Aids, che sta sterminando l’Africa, si sconfigge con la prevenzione