LEGGE CONTRO LO STALKING, CARCERE FINO A 4 ANNI Stampa
Passa in commissione Giustizia della Camera il ddl che introduce il reato di stalking. In base al testo, le molestie gravi e reiterate nei confrontri delle donne saranno punibili con la reclusione da 6 mesi a 4 anni. Ora si aspetta solo il voto del Parlamento

La commissione Giustizia della Camera ha approvato il ddl che introduce il reato di stalking, ovvero le molestie gravi e reiterate, quelle persecuzioni continue che in un caso su due, secondo l'Osservatorio nazionale stalking, sono contro le donne ad opera di ex mariti, ex conviventi, ex fidanzati, ma che possono essere compiute anche da conoscenti, colleghi o estranei e sono molto frequenti: almeno il 20 per cento di italiani, soprattutto donne, ne sono stati o ne sono tuttora vittime dal 2002 al 2007.

Contro lo stalking sono tutti d'accordo: resta la linea dura, sarà punito con il carcere da sei mesi a 4 anni. E la pena aumenta nel caso di ex partner, di recidiva, o se il molestato è minorenne. Ora il ddl passerà all'esame dell'aula. Esulta il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini: «C'era un vuoto legislativo evidente, mi appello al presidente Bertinotti per una veloce calendarizzazione ». E Giulia Bongiorno (An) dice: «Una tappa importante».

Ma ieri in commissione sono passate anche le norme contro l'omofobia, proprio quelle che rischiarono di far cadere il governo. Chi discrimina in base all'orientamento sessuale o all'identità di genere è punito con il carcere fino ad un anno e sei mesi o la multa fino a 6 mila euro. Le polemiche però continuano. Nella maggioranza i teodem del Senato si sono riuniti ieri sera per discuterne. La senatrice Paola Binetti dice no: «Ognuno si assumerà le proprie responsabilità ». Il testo è sgradito all'area cattolica perché imbarazzerebbe la Chiesa per la quale l'omosessualità è contro natura.

Nell'opposizione la critica è ancora più dura. Per Jole Santelli, di Forza Italia «sull'omofobia non avranno mai una maggioranza in Parlamento» e Carolina Lussana (Lega): «L'Unione è ricattata dalla lobby gay». Eppure la parte che riguarda l'omofobia è più morbida rispetto al testo di dicembre. Non più carcere fino a 3 anni. «Abbiamo cancellato il riferimento, sbagliato, al trattato di Amsterdam contro le discriminazioni - spiega il presidente della commissione Giustizia della Camera Pino Pisicchio, di Italia dei Valori - e abbiamo accolto l'emendamento di Cirielli, di An, che fa invece riferimento alla Costituzione. Quanto alle pene, abbiamo preferito restare nell'ambito della legge Mancini contro le discriminazioni religiose, etniche e razziali».
tratto da: corriere.it
17 gennaio 2008