Addio ad Anna Politkovskaja Stampa
Arcidonna esprime la propria indignazione davanti ad un delitto brutale, onora il coraggio e l'onestà intellettuale di una giornalista oggi simbolo di quella libertà d'espressione che si paga a caro prezzo in molti paesi nel mondo. Sabato sette ottobre è stato ritrovato a Mosca il cadavere di Anna Politkovskaja , uccisa a colpi d'arma da fuoco all'interno del condominio in cui abitava.
Giornalista di opposizione, voce indipendente quanto scomoda. Nonostante le continue pressioni subite dal governo Russo, divenne famosa per aver mantenuto la sua linea critica continuando a denunciare gli abusi sui diritti umani commessi dalle truppe russe in Cecenia.
Anche nell'ultimo articolo al quale stava lavorando, difendeva la popolazione cecena martoriata dalla guerra e il vice direttore del Novaja Gazeta, giornale presso cui lavorava, è convinto che sia stata uccisa per le sue attività professionali.
Oscuro il mandante, due le ipotesi al momento proposte: la prima riguarda una possibile vendetta di Kadyrov, per quello che lei aveva scritto e continuava a scrivere sul suo operato alla guida della Cecenia; la seconda, l'azione di qualcuno che ha cercato di addossare la colpa sul premier, per impedirgli di arrivare alla presidenza della cecenia. Ancora una volta sono il coraggio e l'onestà intellettuale ad essere messi a tacere da un potere "maschile" che soffoca la libertà di stampa e d'opinione.

Ancora una volta una donna. A lei il nostro saluto, difensora della democrazia e della libertà.

13 ottobre 2006